Nuove norme per la certificazione energetica degli edifici

Attestato di Prestazione Energetico: 
Per i proprietari di casa che intendono vendere o affittare, è importante conoscere le disposizioni contenute nel Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 26 giugno scorso e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 15 luglio 2015, n. 162.

Andiamo con ordine e vediamo quali sono le novità.

  1. L'Attestato di Prestazione Energetico sarà unico per tutto il territorio nazionale e seguirà una metodologia di calcolo omogenea alla quale le regioni dovranno adeguarsi nei prossimi due anni. Le classi energetiche passeranno da 7 a 10, ovvero dalla A4 (considerata la più efficiente) alla G (la meno efficiente).
  2. Nel documento sarà indicata la prestazione energetica globale sia in termini di energia primaria da fonti rinnovabili sia di energia primaria da fonti non rinnovabili; quest'ultimo fattore determinerà la classe energetica degli edifici, insieme con la qualità energetica del fabbricato e i valori di riferimento.
  3. Previsto un sistema informativo comune in tutta Italia, denominato SIAPE, contenente tutti i dati relativi agli Attestati di Prestazione Energetica, in modo che le regioni possano attivare i controlli obbligatori almeno sul 2% dei documenti, partendo da quelli che dichiarano classi energetiche più efficienti. 
  4. Con le nuove linee guida inoltre, novità anche per gli annunci immobiliari di vendita e di affitto. Bisognerà riportare gli indici di prestazione energetica parziali, come quello riferito all'involucro, quello globale e la relativa classe energetica corrispondente e compariranno simboli grafici (gli smile) per favorire la comprensione anche ai non addetti ai lavori. Questo perché l'acquirente deve essere informato delle caratteristiche energetiche dell'immobile: minore è il consumo e maggiore sarà il suo valore sul mercato immobiliare.
  5. La prestazione energetica va indicata anche per annunci di immobili privi di riscaldamento, come le case al mare, le case storiche o le case senza caldaia.
  6. Anche in caso di affitto è obbligatorio inserire nell'annuncio l'indice di prestazione. Il metodo di calcolo previsto dalla normativa permette di calcolare l'indice anche in questo caso. NB: possono evitare questo obbligo i fabbricati isolati, senza impianti e con una superficie minore di 50 mq.
  7. Gli immobili che hanno un APE o un ACE di vecchio modello ma in corso di validità, non sono tenuti a produrre il nuovo documento, fino alla scadenza naturale del certificato. Ricordiamo però che l'APE ha una validità di dieci anni a partire dal suo rilascio ma deve essere aggiornato ad ogni intervento di ristrutturazione o riqualificazione che modifichi la classe energetica dell'edificio o dell'unità immobiliare. La validità temporale massima è subordinata al rispetto delle prescrizioni per le operazioni di controllo di efficienza energetica.
  8. Sanzioni pecuniarie in arrivo per chi non si attiene alle nuove linee guida. Il certificatore che compila un APE non corretto rischia da 700 a 4200 euro di multa. Costruttore o proprietario multe da 3000 a 18000 euro se non producono la certificazione per i nuovi o pr quelli ristrutturati. In caso di locazione le multe andranno dai 300 ai 1800 euro.

Ricordiamo, per fare chiarezza, che ormai da tempo è stata abrogata la norma che permetteva di utilizzare la autodichiarazione in classe G di un immobile.