IL MERCATO IMMOBILIARE AI TEMPI DEL COVID

Con questo articolo voglio tornare a parlare di mercato immobiliare e ovviamente di quali sono stati i maggiori ed evidenti cambiamenti che la pandemia ha portato.

C’è da dire sicuramente che un periodo di calo c’è stato, soprattutto a cavallo del primo lockdown, dove chiaramente i volumi di compravendita sono andati in discesa, ma il tutto è anche dovuto alle mille problematiche che la chiusura totale, già solo in primis far vedere le case ai clienti.

Ma il settore immobiliare ha reagito e l’ha fatto con decisione, lasciandosi alle spalle i mesi di chiusura delle agenzie, il numero delle vendite è risalito e i prezzi, almeno in alcune zone, sono rimasti pressoché invariati.

Il coronavirus ha stravolto la domanda degli italiani in cerca di una nuova casa. Infatti, se prima era il bilocale a farla da padrone, oggi invece la soluzione più richiesta è il trilocale, che risponde meglio all’esigenza di avere un’abitazione più spaziosa nell’eventualità di nuove chiusure nel corso dei prossimi mesi (o anni). Al tempo stesso cresce in maniera vertiginosa anche la domanda di soluzioni indipendenti nell’hinterland delle grandi città.

Un’ulteriore aspetto riguarda il settore delle case vacanze, mai così in crescita da anni a questa parte, mentre sono calate leggermente le compravendite da investimento.

Gli altri due fattori che hanno contraddistinto il mercato immobiliare in Italia nel 2020 è la diminuzione dei tempi di acquisto e vendita di un immobile, oltre allo stop della crescita del prezzo del mattone che andava avanti dal secondo trimestre del 2017.

Infine, in relazione ai prezzi delle case, il 2020 ha registrato una contrazione dell’1 per cento delle quotazioni immobiliari nelle grandi città: l’unica a fare eccezione è Milano, dove i prezzi sono aumentati del 2 per cento.