Dal Nord della città di Milano, alla nostra capitale, si respira aria migliore. Tutti i centri principali, le cui attività sono ferme a causa del coronavirus, e questo va ad incidere nella minore presenza di inquinanti nell'atmosfera.
Non è solo una sensazione, le centraline registrano valori in discesa verso il basso mai visti prima. Polveri sottili e inquinanti sono al minimo.
Una piccola buona notizia arriva da una Lombardia duramente provata dall’emergenza coronavirus. Secondo gli ultimi dati registrati dall’Arpa, la media delle concentrazioni degli ultimi giorni è stata pari 25,7 µg/m³, poco oltre la metà del limite massimo consentito ( pari a 50 microgrammi per metro cubo).
Milano sembra irriconoscibile. Niente traffico, pochissima gente in strada e la qualità dell’aria ne sta giovando. Domenica scorsa, le centraline dell’Arpa hanno registrato concentrazioni di polveri sottili entro i limiti. In particolare, la media di Pm10 è stata di 22.9 µg/m³.
Una tendenza al ribasso quella di Milano e provincia, se si considera che le polveri sottili sono sotto i livelli soglia dal 26 febbraio, pochi giorno dopo l’introduzione del blocco a causa del coronavirus.
Anche a Roma si torna a respirare. Gli ultimi dati Arpa relativi al 16 marzo hanno rivelato che la capitale ma anche il Lazio stanno sperimentando un calo significativo delle emissioni, soprattutto in città e nella Valle del Sacco”, dove i superamenti dei limiti degli inquinanti sono più frequenti.
“Sul biossido di azoto c’è una significativa riduzione della concentrazione giornaliera, il valore medio è diminuito del 50% negli ultimi tre giorni”, spiega l’Arpa.
(fonte: greeme.com)